Collaborazioni rap underground (italiano) che fanno bene a cuore e orecchie.
In questi tempi di iperproduzioni hip hop e sperimentalismi digitali, è rinfrescante per le orecchie e per lo spirito trovare un pezzo talmente old school che, quando vengono nominati “gli sbirri”, una voce fuori campo risponde «Maialiii».
Così old school che un “suca!” piazzato al momento giusto non può che strappare un sorriso per stupidità mista ad audacia. Così vecchia scuola che parte con «Ambaraba ciccì coccò», salvo poi americanizzarsi in «Eeny, meeny, miny, moe» ed essere ripresa nella seconda strofa in maniera spagnoleggiante.
L’incontro fra il LOmbardo Egreen e il VEneto Nex Cassel sta dando ottimi frutti con il disco LO VE, e Nessuno è un maestoso esempio di cosa possono tirar fuori due mostri del rap underground italiano – in giro da talmente tanto tempo da mangiarsi un beat killer di Nex stesso e sputarlo con un flow mostruoso.
La prima barra di Egreen riassume tutto: «Vi porto un bilico di flow». Il brano va ascoltato e, appena finisce, va riascoltato, e poi ancora una volta o due, per apprezzare gli incastri a più livelli («Sempre e solo rap nello stereo / ho detto / sempre e solo rap quello serio») e ricordarsi che il rap italiano è vivo e vegeto, anche lontano dalla trap e dalle classifiche.