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Black Star Riders: Another State of Grace
Cacca di cavallo tra le stelle

Black Star Riders
Another State of Grace

Stato di grazia, anno 1975.

I Black Star Riders continuano a esistere, nonostante una critica poco indulgente nei loro confronti e un pubblico a tratti interdetto. Si fossero chiamati ancora Thin Lizzy, la gente avrebbe finito per linciarli; meglio tirare dritto le proprie cavalcature nel firmamento vintage di un cielo sempre più heavy, quindi.

Musicalmente, questo pezzo non esita a sfoderare l’artiglieria meno adatta alle discussioni: un riffone celtico che strizza inevitabilmente l’occhio a Emerald e Ricky Warwick – ormai ugola-Marceau del rock, nel senso del mimo Marcelche infila strofe con l’inflessione e il piglio di un Phil Lynott d’annata.

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Black Star Riders: When The Night Comes In

Another State of Grace è quasi un aborto felice, in stile Troma Entertainment, tra Iron Maiden e Dropkick Murphys. In fondo è un singolo carino: lascia il tempo che trova, ma ha il pregio di ricordare, e magari vuol proprio omaggiarlo, il film Stato di Grazia con Gary Oldman e Sean Penn (uno dei migliori noir degli anni ‘90, peraltro).

Black Star Riders 

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