Zakk ha mollato l’alcool da tempo, ma forse ha iniziato con acidi e funghetti allucinogeni.
Zakk Wylde, nell’immaginario heavy metal mondiale, è un barbaro americano tutto d’un pezzo e amante della birra, oltre che un chitarrista divino.
La realtà è che ha smesso di bere nel 2010, ha un cuore d’oro (come si evince dal libro Il Metal Spiegato ai Bambini) e rimane un dio del metallo, comunque.
Ha anche 52 anni e una lunga carriera all’attivo con i Black Label Society: così longeva da poter lanciare la classica operazione-nostalgia di rimasterizzazione dei primi dischi.
L’album di debutto, Sonic Brew del 1999, si apriva con la magnifica Bored to Tears. Oggi la omaggiano con un videoclip nuovo di zecca, prendendosi gioco della propria immagine da duri e inserendola in un contesto psichedelico di gattini teneri, meme, gif animate, scoregge (!) e colori fortissimi.
Ora, possiamo dare del genio a Wylde e ridere di questa divertente trovata (sperando che non sia una cosa fatta solo per “sembrare giovani”), ma immaginate come l’avrebbe presa un metallaro integralista del passato, per il quale il gruppo di motociclisti/vichinghi tracannava birra e ruttava fulmini, in attesa della prossima donna da conquistare?
A livello musicale, veniamo informati che «la performance è quella del master originale, al quale sono però stati aggiunti nuovi effetti e suoni più pesanti. La si può paragonare ad una Coca-Cola originale, potenziata con Viagra, il siero del supersoldato di Capitan America e tre dosi di caffeina». E acidi e funghi allucinogeni, probabilmente.