Consigliati dal canadese Justin (Trudeau, non Bieber).
Nell’ultimo ventennio Montréal ha partorito alcune tra le formazioni più “immense” – non solo per il numero di musicisti contemplato – di un certo modo originale di concepire il rock: tra gli altri, Godspeed You! Black Emperor, la loro costola Thee Silver Mount Zion, Patrick Watson, Les Georges Leningrad, Fly Pan Am e Besnard Lakes (per non parlare degli Arcade Fire).
I Big ‡ Brave sono perfettamente integrati in questo contesto, e non solo a livello geografico. Il trio canadese torna a farsi vivo, oggi, dopo che Ardor del 2017 aveva brillato attraverso un mix di fragilità intimista e rumore possente.
Qui, la voce björkeggiante della docile Robin Wattie ci traghetta in modo inesorabile verso una nuova colata di noise latente in odor di Swans.
Il nuovo album (quarto in carriera), A Gaze Among Them, uscirà il 10 Maggio via-Southern Lord: probabilmente, un’altra puntata di successo della saga intitolata “experimental rock from Montrèal”.