“Omaggio” postumo a un DJ sfortunato, ma dal talento decisamente sopra la media.
Trent Reznor è uno che non sbaglia (quasi) mai.
Qualche tempo fa, a proposito dei generi musicali più celebri di questi anni, ha detto: «Sento molti addetti ai lavori che continuano a ripetere che l’EDM rappresenta il futuro, ma non lo è. Cazzo, se non lo è. Capisco che alla gente piaccia, e se avessi diciott’anni anche a me piacerebbe ascoltarla nella Sahara Tent del Coachella, fuori come una mina. Ma in quanto a livello di rilevanza, a me non dice nulla».
Avicii è l’eccezione che conferma la regola, invece. True Stories, disponibile su Netflix, analizza nel dettaglio la vita di Tim Bergling e i suoi stati d’animo relativi a una popolarità sempre crescente, ma con la quale non si è davvero mai sentito a suo agio. Non solo: il documentario racconta le sue passioni e la creazione dei suoi dischi – sempre realizzati con strumenti veri, roba rara nel mondo dell’EDM.
A distanza di un anno dalla sua triste morte (il DJ svedese si è tolto la vita il 20 aprile 2018), viene pubblicato il primo singolo da TIM, il suo album postumo in uscita a inizio giugno. SOS è un pezzo squisitamente pop, impreziosito dalla voce soul di Aloe Blacc.
Anche da lassù, Avicii riesce ancora a farci ballare con ottime canzoni e melodie brillanti (come solo lui era in grado di comporre).