La depressione rende pimpanti. Troppo.
I Drums rientrano in piena #TenYearChallenge, la tendenza più calda del momento: esordivano dieci anni fa con l’irresistibile singolo Let’s Go Surfing, infatti. I Beach Boys incontravano i Joy Division e si prendevano a schiaffi.
Da allora il gruppo di New York ha portato a casa dosi uguali di apprezzamento e disinteresse, laddove il secondo supera di diverse misure il primo. È lecito affermare che l’entusiasmo sia scemato dopo il notevole secondo album Portamento, del 2011. Da quel momento in poi, non si capisce come, risultano imprevedibilmente posseduti dagli MGMT.
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(peccato)
Oggi definire i Drums “una band” è improprio, peraltro, dato che l’intero fardello della produzione e composizione è ad appannaggio di Johnny Pierce (abbandonato anche dall’altro membro fondatore, Jacob Graham). Seppur ermetico, il suo talento è sempre stato evidente: idee, giusto una manciata, ma corpose.
Pezzi serrati, strofa + ritornello, pochi accordi, basso veloce in evidenza, ritornelli folgoranti. I Drums hanno alzato l’asticella del “less is more”, ossia “più togli, più valore dai”.
Il singolo My Chemistry anticipa il nuovo album Brutalism, in uscita in aprile. Si intitola così perché rispecchia la brutalità del superamento di una fase di depressione, che Pierce ammette di aver affrontato. Il che non gli impedisce però di sfornare versi d’amore impareggiabili e di sfruttare l’arma migliore che ha – la composizione – per sublimare i dispiaceri.
Johnny, noi qui si continua ad amarti. Forse più di prima.