Il rhythm and blues tra Nina Simone e Percy Bysshe Shelley.
Nicholas Ryan Waterhouse non è un personaggio abituato a stare sotto i grandi riflettori del rock e non sono in molti, almeno in Italia, a conoscere il suo estro. Eppure il compositore californiano frequenta territori che dovrebbero essere familiari a ogni amante del rhythm & blues.
Il suo nuovo e omonimo album, in uscita il prossimo 8 Marzo per la Innovative Leisure, tenta di ripercorrere i vecchi fasti/riprendere le influenze di Irma Thomas e Chico Hamilton (così come del cinema di Robert Siodmak e Adam Curtis).
Il singolo Song For Winners si ispira alle trame eleganti di Nina Simone e del poeta Percy Bysshe Shelley, in quel canonico pastiche di R&B tinteggiato di soul anni ‘60 che è diventato il suo marchio di fabbrica.
La patina del vinile riecheggia nei fruscii del brano; gli strumenti suonati e incisi per davvero come una volta – con tutte le imperfezioni del caso – scansano compressioni e programmazioni digitali. E se la riscoperta dello spirito originario del R&B conducesse alle fondamenta di buona parte della musica “popolare” odierna, persino?