In ottanta secondi, il re del freestyle Italiano si riconferma sul trono.
È raro, in Italia, sentir parlare i rapper dei propri figli – principalmente poiché nella scena nessuno sembra essersi riprodotto. Grazie al suo Vincent Vella di tre anni, Ensi ha quindi l’onore di battere chiunque sul tempo con una rima clamorosa (che apre il pezzo): «Non capisce ancora tutto, ma ha capito chi è il più bravo / A scuola gli hanno chiesto: ‘Papà che lavoro fa?’ / Lui ha risposto che il lavoro di suo padre è fare il rap».
Con Clash, in uscita a inizio febbraio, torna il re del freestyle italiano, promettendo ben tre pezzi “liberi” in tracklist.
Questo è il primo e si presenta bene: in ottanta secondi di rap senza fiato, c’è spazio per il “nemico immaginario” («Alle cazzate che scrivi non credo, no / Scusa, ma l’adolescenza l’ho già passata da un po’»), c’è un po’ di nostalgia («Vengo dal Booster, dal Phantom / Dal bomber nero ed arancio»), c’è la voglia di imporsi («La fame del primo disco, e in banca i soldi dell’ultimo»), il tutto su una base incalzante a cura di Old Ass, che impone la giusta urgenza al pezzo.
Bentornato, Ensi – la scena aveva bisogno di te.