Ispirato dalla visione su Netflix di un lento film in bianco e nero, un affermato cantautore di Los Angeles rilegge con grazia una canzone degli anni ‘80.
Roma è il (palloso) capolavoro formale di Alfonso Cuarón, il regista che ha fatto gravitare Sandra Bullock nello spazio e volare Daniel Radcliffe su un manico di scopa. A questo giro, racconta dei rapporti tra famiglie e domestici negli anni ‘70 a Città del Messico: facile ipotizzare che farà incetta di premi ai prossimi Oscar (per i quali la pellicola è già stata candidata nelle categorie più importanti).
Anche Beck è familiare con le statuette, avendone vinte diverse nel corso degli anni (tra Grammy Awards e simili). Ed è proprio il cantautore americano ad avere probabilmente inciso la migliore canzone tra quelle presenti in Music Inspired by the Film Roma, raccolta alla quale alcuni artisti – da Patti Smith a T Bone Burnett – hanno “prestato” varie tracce ispirate dalla visione di questo drammatico quadretto domestico.
Si tratta di una cover di Tarantula, “lato b” di un vecchio singolo dei Colourbox, registrata insieme a un’orchestra di ben ventiquattro elementi condotta dal papà David Campbell.
Il risultato è eccezionale: il poliedrico artista losangelino ha ben pensato di spogliare l’originale di tutti gli orpelli inutili e, andando direttamente al nocciolo della questione, incidere un’eterea ballata che ben si sposa ai tempi dilatati della pellicola.
E a ‘sto giro vien quasi da dire: meglio Beck che Cuarón.