Garage punk suonato da anziani retrogradi (e giustamente compiaciuti).
Guardi la copertina del loro nuovo disco – Survival of the Fiendish – e pensi: “Troma!”.
Cominci ad ascoltare, ma in realtà sai già cosa aspettarti. Chitarre cattive, lerciume, fuzz che sfrigolano: sonorità altamente “arretrate” e cultura white trash a stelle e strisce. Ok.
Non si può non voler bene a gruppi come i Timmy’s Organism (guidati dall’ex frontman degli Human Eye, Tim Vulgar): gente di Detroit che suona garage punk e si lascia influenzare anche dall’hard rock pionieristico dei Blue Cheer. Proprio come in questo pezzo, opportunamente accompagnato da un video che più b-movie di così non si potrebbe.
Non si può non voler bene loro perché hanno scelto (?) di suonare “qualcosa” che non sfonderà mai. E che, speriamo, non sparisca mai.