Il fumo dopo l’amplesso.
Se si dovesse citare un gruppo divenuto a pieno titolo il patrono di tutto ciò che viene considerato “hipster” negli ultimi anni, non si può non citare il nome dei Cigarettes After Sex.
Molte volte storcere il naso di fronte a certi fenomeno non è opportuno, tuttavia. Greg Gonzales ha dimostrato di essere un compositore assolutamente valido e la sua musica ne ricalca in pieno i meriti, che partono da El Paso e arrivano fino alla Grande Mela, passando per un album omonimo che lo scorso anno aveva colpito nel segno.
Di nuovo, qui, la band di origine texana riprende abilmente in mano le tonalità ambient pop soffuse, quasi tributarie di un east coast springsteeniana, di un’intimità fatta di camere da letto, finestre socchiuse e sentimenti agrodolci (e molte sigarette, certo).
Neon Moon è un buon pezzo (indie) dream pop che si staglia quieto, lasciando il suo sentore di tabacco, notturno e sensuale, come nelle più cinematografiche malinconie post-coito.
E se si pensa che sia solo “roba” da adolescenti annoiati, figli di un Jack Kerouac mai letto e solo citato, forse si rischia di perdere una manciata di belle canzoni americane come questa.