Pop aerobico per le giornate di ordinaria follia post-natalizia.
Alice Merton è una che ha viaggiato parecchio. Nativa di Francoforte, ha girato il mondo appresso ai pantaloni sporchi di terra del padre, consulente minerario, e ha finito per ritornare alla propria lingua da adolescente, al fine di poter comunicare con la nonna paterna. Quando ha iniziato a capire che cosa le urlasse, pare che si sia pentita di aver appreso il tedesco.
In ogni caso, ha vissuto in Canada diversi anni e questo guazzabuglio culturale non si è mai risolto; anzi, musicalmente parlando, sembra ritrovarsi in un magnifico equilibrio. Basta sentire questa canzonetta, così inquadrata e aerobica ma incanalata in un tubo elettro-pop senza speranza – e che però finisce per sguillare verso la dancefloor più chic e un po’ burina tipica della terra fertilizzata dalle alci.
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La Merton non ha una gran curriculum alle spalle (oddio: un singolo spaccainternet come ‘No Roots’ vale già mezza carriera…), ma sembra essere nel music business da un sacco di tempo. Dopo l’esordio con la hit dal bite irresistibile di cui sopra, ha poi continuato a sparare una manciata di cartucce solitarie nelle zone alte della classifica più bunnyhype.
Il 2019 sarà il suo anno, con l’uscita del disco vero e proprio dal titolo refreshing di Mint. A sentire Funny Business, che è una specie di Another One Bites the Dust in Wonderland, diremmo che la ragazzina farà sudare ancora un sacco di epidermide.