Lei è di nuovo fra noi, e tutto il resto del mondo trema.
In quale tempo esiste, Marianne Faithfull? Il tempo di un’artista che si ritaglia una porzione di realtà fuori dalla Storia per – se ha fortuna – diventare universale? L’immortalità è una questione di aderenza al mondo che vivi o alla classe che hai?
Lei non parla del nostro tempo, eppure è viva oggi, nel 2018, e sforna dischi, e si accompagna a mostri come Nick Cave e Warren Ellis (come già in un passato non remoto).
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E tocca corde piccole con mani possenti, con una voce sfatta ma viva, con una mistura di disperazione e dolore portata con eleganza, senza mai cadere nel monocromatico. Come se la morte o chi per lei avesse piedi di ballerina e facesse passi leggerissimi.
Per questo, Dio ce la conservi sempre così.