Il mare carpirà le vostre sabbie mobili.
Gold Mass: ovvero Emanuela Ligarò, naiade social che crea origami elettronici cercando di riverberare dalle onde del mare e dai raggi del sole tutto il suo sofisticato sgomento. Toscana ma “sparsa per il mondo”, per lavoro si occupa di acustica per impianti automobilistici. Perplessi? Naturale. Ma è solo per dirvi che vive di frequenze e vibrazioni, prima ancora di mettersi a comporre musica per se stessa.
Che poi sappiamo bene quanto sia impossibile fare arte solo per se stessi. Una volta creata, viene il dubbio che possa far bene anche ad altri. E così lei ha provato, senza troppe speranze, a spedire un demo a Paul Savage – Mogwai e Franz Ferdinand nel suo curriculum, fra gli altri – e ad altri produttori stimati. Non si aspettava nulla; invece, ha finito per poter scegliere a quale ostetrico del mixer affidare le proprie figlie.
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Gold Mass: SAFE
Emanuela si dichiara appassionata di progressive rock, cantautorato italiano, rock anni ‘70 e musica lirica. Savage ha insistito affinché tutte queste belle influenze venissero fuori. Noi non possiamo dire se ci sia riuscita; non conosciamo ancora l’album che verrà.
Ascoltando questo suo primo singolo, però, ci vengono in mente una grande casa polverosa in riva al mare e una donna a piedi nudi in attesa di una nuova alba da cui ripartire, con sguardo struggente e languido.