Se ancora non l’avete amata, fatelo ora.
Innanzitutto, un’ammissione: siamo in imperdonabile ritardo. Christine meritava di essere scoperta e adorata prima. Ma si sa, l’innamoramento a volte è a scoppio ritardato.
Non siamo fuori tempo massimo, comunque, per subire il fascino di Héloïse Letissier, detta appunto Christine: uno scricciolo dai molti talenti.
È cantante, performer teatrale, ballerina e creatrice di canzoni di pop elettronico. Un pop che aderisce a regole vecchie e nuove; soprattutto quelle delle hit minori degli anni ‘80.
«Non so se mi ha reso etero o ancor più gay», scrive un ragazzo a commento del video di 5 Dollars, terzo singolo tratto dal suo secondo album, Chris (uscito sia in inglese che in francese, a ottobre). Ed è un complimento. Christine è un turbinio di grinta, “nastyness” e sensualità che parla a più sessi. È una piccola american gigolo che si mette in tiro per uscire.
“Ma dove sono le ‘Queens’?”, vi chiederete forse voi. Lei si chiama “Christine and The Queens”. Perché si parla di lei al singolare?
Qui bisogna tirare in ballo la sua vita: otto anni fa, Héloïse lasciava Parigi per sfuggire a un amore andato a male. Si rifugiava dunque a Londra e trovava conforto al Madame JoJo’s, noto queer bar nell’area di Soho. Qui stringeva un legame fortissimo con un gruppo di drag queen che, vedendola sola, triste e senza un soldo in una grande città, si prese cura di lei. Figure materne che Chris ha deciso di onorare, mettendole nel suo nome d’arte.
È un grande momento, per essere Christine.