Barbra sta venendo a prenderti, Don!
Avere settantasei anni non vuol dire infischiarsene del mondo, badare alle vene varicose e alle cipolle ai piedi, farsi mettere a posto il viso dal piallatore chirurgico e, la sera, preoccuparsi che il brodino sia servito caldo al punto giusto.
Barbra non la vede così, almeno. Dal 2014 tace, musicalmente parlando, ma negli ultimi due anni non ha fatto che rigirarsi nel letto pensando e ripensando a Donald Trump. No: non si è innamorata di lui. Lei, è noto, vota democratico da una vita e l’attuale inquilino della Casa Bianca è un incubo tale da levarle praticamente il sonno.
E così, poiché alla Columbia Records lei doveva ancora un disco e che le elezioni di metà mandato sarebbero state imminenti, perché non usare la musica per cantarle di brutto a Donalduck? La canzone di lancio del nuovo album Walls, Don’t Lie to Me, non è stata quindi la solita soft-pop song di classe come si penserebbe di primo acchito: sapete, no, una roba in cui una donna chiede al suo uomo di non mentirle eccetera. No, la Streisand ce l’ha proprio con Trump (pur senza mai fare nomi e cognomi).
Sarà che noi abbiamo avuto Silvio per così tanti anni che certe domande non ce le facciamo più, ma domandarsi come mai la politica scelga sempre il falso per parlare alla gente sembra un quesito infantile. Del resto, più si diventa anziani e più si torna ingenui, direbbe qualcuno con poca fantasia. In realtà, più si diventa anziani e meno è il tempo di girare intorno alle cose.