Uno dei migliori gruppi punk dei giorni nostri rilegge un inno “minore” degli anni ‘80 per un progetto benefico.
Teddy sniffava la colla ed era appena dodicenne quando si buttò dal tetto di casa. Bobby aveva la leucemia e quando morì, nonostante avesse solamente quattodici anni, ne dimostrava il quadruplo. Judy invece si lanciò sotto un treno in corsa. Teddy, Bobby e Judy erano amici di Jim Carroll, alcuni dei protagonisti di una delle sue canzoni più amate, People Who Died.
Jim Carroll è stato stato uno dei migliori scrittori della sua generazione (Jack Kerouac disse di lui: «A soli tredici anni, scrive meglio dell’89% dei romanzieri di oggi»), un punk rocker, un promettente giocatore di basket e un noto eroinomane.
La sua figura, in Italia, è principalmente conosciuta per il film Ritorno dal Nulla con Leonardo DiCaprio, tratto dal suo romanzo più noto, The Basketball Diaries (da noi, Jim Entra nel Campo di Basket). Ed è un peccato che sia così poco famoso come musicista.
Prova è il suo debutto con la Jim Carroll Band: Catholic Boy del 1980, un album che tutti gli amanti del punk e della new wave dovrebbero conoscere e custodire gelosamente. Proprio da esso è tratta People Who Died, fedelmente riletta dagli Against Me! per la raccolta Songs that Saved My Life che uscirà per Sub Pop il prossimo 9 novembre. Tutti gli introiti del disco saranno devoluti a organizzazioni che si occupano di chi soffre di disturbi mentali e per prevenire il suicido.
«Mi è sembrato perfetto rileggere una canzone che parla di morte per una compilation dedicata all’idea che la musica possa salvarti la vita», ha detto Laura Jane Grace, la cantante del gruppo floridiano.
Ben fatto, Against Me!: Carroll, scomparso nel 2009, sarebbe stato fiero di questa iniziativa.