Dietro le tende del pop d’avanguardia.
Julia Holter è un personaggio di indiscusso talento. Spesso in sordina, l’artista “tuttofare” americana – nata in Winsonsin ma presto divenuta losangelina – è sempre stata autrice di lavori che possono considerarsi veri capisaldi dell’avant-pop contemporaneo. Loud City Songs del 2013 su tutti.
I Shall Love 2 è il singolo apripista del nuovo album Aviary, in uscita sempre per la Domino Records il prossimo 26 Ottobre. A metà tra gli scorci più stravaganti e psichedelici di certi Cocteau Twins, Talking Heads e Talk Talk, questo pop barocco e colorato resta sempre impalpabilmente sornione, si costruisce piano su un pattern di batteria elettronica e di voce soffusa e si riempie man mano di avvincente estasi sonora.
Interessante sottolineare un certo abbandono sentimentale («I’m in love / what can I do?»). Il rosso saturo e lo scuro di fondo s’integrano bene e, oltre all’amore, sembra esserci qualcos’altro – nascosto nella penombra.
Difficile, in questo periodo, risultare ancora efficaci senza grandi scossoni ed estetiche dissacranti, in un territorio come quello del pop colto. La Holter sciorina con disinvoltura la propria classe, invece. Un’artista sincera, che, giustamente, gode dell’appoggio di una discreta schiera di fan che ne conosce molto bene i pregi.