È tempo di #BackToSchool e la prima cosa da segnarti sul diario è “ricordati che devi morire!” – la seconda è che comunque ti può succedere di peggio, nella vita: tipo innamorarti.
Il comunicato stampa la butta giù così: «Il concetto di trio ha tradizionalmente, da sempre, dato un importante contributo agli annali della storia della musica: Crosby, Still e Nash… Emerson, Lake e Palmer… Lennon, McCartney e quell’altro tizio… e ora Soccer Mommy, metà dei Purity Ring e gli HEALTH».
Ripassiamo un attimo le quattro operazioni: Soccer Mommy è Sophie Allison, i Purity Ring sono Megan James e Corin Roddick, gli HEALTH… Benjamin Jared Miller, Jake Duzsik e John Famiglietti. Quindi, ricapitolando: 1+ (2/2) + 3 = 5. Da cui il sospetto che il termine “trio” sia, nel caso specifico, quantomeno usato in maniera impropria.
Ma si sa: la critica musicale è per natura pedante, pignola, supponente e antipatica, mentre la matematica, d’altronde, è diventata nei secoli dei secoli sempre più un’opinione, al punto che ormai ognuno si è fatto la sua e “uno vale uno” solo quando ci conviene. E poi, a dirla tutta, anche i Beatles erano quattro, quindi è ufficiale che qui i conti non tornino o che comunque qualcuno abbia drogato i numeri a scopo promozionale, non considerando il fatto di poter venire smascherato da un giornalismo d’inchiesta come il nostro.
Dal canto suo, la Allison ha commentato il tutto con candida ingenuità: «Mi sono proprio divertita a lavorare con questi ragazzi: è la prima volta che mi metto alla prova con una collaborazione del genere e sono molto soddisfatta del risultato finale» – che, a livello di creatività, sta giusto uno step sopra il pensierino di un alunno di prima elementare.
In conclusione, queste le proiezioni di voto in previsione delle pagelle di fine quadrimestre: loro 4 in matematica, lei 5+ in italiano (o, meglio, in inglese). La lezione di musica invece è stata più produttiva e Roddick – che, nei panni del maestro, ha prodotto questo nuovo singolo, con cui la band californiana tornare in pista dopo tre anni – dà a tutti un bel sei e mezzo, visto che il pezzo in effetti funziona: una murder ballad da night club, raccontata con synth lenti e pesanti tipicamente HEALTH™, su cui la voce apaticamente adolescenziale di Soccer Mommy non sfigura affatto.
Il video (composto dai visual di Zev Deans – fondamentalmente una carrellata di teschi fluo a tratti arricchiti da vermi che escono dalle loro cavità oculari) mette subito di buon umore e, sul finale, addirittura si apre a sorpresa al più puccioso ottimismo con quel “YOU WILL LOVE EACH OTHER” che riporta la questione su un piano già battuto in passato per mezzo di qualunque forma d’arte.
Dai dipinti di George Frederic Watts, alle innumerevoli rivisitazioni di Romeo e Giulietta, al sogno punk di Sid e Nancy.