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A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

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Angra: Black Widow's Web
Gli Angra; e Alyssa; E SANDY, eterea

Il power metal che non ti aspetti, featuring persino una parte recitata da Sandy. E chi cavolo è Sandy?

Viviamo in tempi strani, se il nuovo video dei paladini del power metal brasiliano presenta un “featuring” con una delle regine del growling.

D’altronde, i tempi sono effettivamente strani: con tutte le reunion dei Rhapsody in corso, ci si può anche essere scordati che Fabio Lione è la voce degli Angra dal 2012 (mentre il chitarrista Kiko Loureiro si è accasato anche con i Megadeth). Per non parlare di Sandy.

Chi è Sandy?

Negli Angra sembrano tutti riverirla ed essere fieri che ci sia anche lei, come seconda voce femminile. Effettivamente, ha una biografia infinita, con lunga discografia e anche filmografia. Viva Sandy, quindi, alla quale spetta l’intro del brano e il pippone moralistico di sessanta secondi a metà del video (vera e propria aggiunta solo per il videoclip, visto che nella versione su disco non è presente questa sezione parlata riguardante i pericoli di internet).

Ci sono tante cose che, sulla carta, potrebbero non funzionare in questo nuovo video. E invece, quando dall’interno della chiesa sconsacrata Lione dà fiato ai polmoni (intorno al minuto 1:20), è una vera gioia, con la doppia cassa in sottofondo e l’assolo di chitarra dietro l’angolo. Davvero, il pezzo non è male. Sarebbe piacevole sentirlo ripulito dal growl e da tutto il resto superfluo, però. Alissa White-Glutz avrebbe potuto dimostrare come, fuori dagli Arch Enemy, sappia cantare in modo pulito e melodico. Ma il suo rantolo stona ogni volta che interviene, anche se si viene distratti dalla sua sempre fotogenica silhouette.

Il disco degli Angra sul quale compare questa canzone, Ømni, è uscito a marzo, e questa è la prima volta in cui il mondo parla diffusamente di uno dei suoi brani. Significa che, growl o non growl, tira davvero più un pelo di Alissa che un carro di chitarre.

Angra 

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