Non senza polemiche, il “grande” ritorno dopo aver sfiorato la parodia di ‘Law & Order’.
Il loro nome cita il titolo di un romanzo del 1930 di William Faulkner (Mentre Morivo, in italiano), portato anche sul grande schermo nel 2013 da James Franco, ma sono diventati famosi usando le maniere forti più che le finezze intellettuali.
Intorno alla metà degli anni ‘00, infatti, gli As I Lay Dying hanno riscosso un successo sorprendente, considerando la violenza sonora della loro proposta (in genere ascritta al filone metalcore moderno, con testi più o meno ispirati al cristianesimo). Nessuno li ha mai ragionevolmente scambiati per i nuovi Metallica o Slayer, ma fino a quel punto avevano una bella storia da raccontare.
Cinque anni fa il cantante Tim Lambesis è stato arrestato in California. L’accusa: aver ordito un piano concreto per far uccidere la moglie, ingaggiando un sicario allo scopo (celebre una dichiarazione del suo avvocato, secondo cui l’abuso di steroidi ne aveva offuscato la ragione). La sua condanna a sei anni di prigione, nel 2014, sembrava aver decretato la fine della band americana (gli altri membri si sono poi reinventati a nome Wovenwar, con minore rilievo).
Tutto male quel che finisce male? No: rilasciato in libertà condizionata a fine 2016, il frontman si riconcilia pian piano con gli ex soci. A quel punto scatta la reunion, ufficializzata da questo brano – che li vede all’altezza della loro fama, per la cronaca – e da un concerto a San Diego, la settimana scorsa. Verosimilmente, rivedremo presto gli AILD in piena attività con discreto riscontro.
Tutto bene quel che finisce bene? Non proprio, visto il clima di tensione che si respira oggi in America in tema di violenza domestica. Insomma: non tutti hanno preso bene il ritorno in scena dell’ex aspirante femminicida Lambesis, a partire dall’autorevole magazine Metalsucks.
Chiunque merita una seconda possibilità? Il leader di questo gruppo ha “pagato” per il proprio crimine, quindi è giusto che venga di nuovo acclamato dai propri fans? Il metal è più forte di tutto, anche del movimento Me Too? Se avete in tasca una risposta pronta, definitiva e convincente, siete dannatamente in gamba.