Dal mullet al Müller (Thurgau): una carriera nuova di zecca grazie agli alieni.
Kim Wilde è un ex fiore all’occhiello della new wave inglese. Bellezza algida, voce suadente, mullet ben portato, nei primi anni ‘80 piazzava una ventina di hit nella Top 40 inglese (Kids in America, Cambodia e You Came tra le altre), vendeva circa trenta milioni di copie, “apriva” per eminenze come David Bowie e Michael Jackson. Poi, quando la situazione cominciò a buttare male, fece quel che ogni popstar dovrebbe fare: si ritirò con grazia, lasciando spazio a stelle più giovani e ambiziose.
Nel 1990 Kim è già una meteora proiettata verso l’ignoto, senonché una passione comparsa durante la sua prima gravidanza la cala in un mondo parallelo: il giardinaggio. Trova così una nuova carriera nella floricultura, collaborando a un programma della BBC dal titolo Better Gardens, e scrivendo (e vendendo) diversi libri.
Fin qui tutto bene. C’è una giustizia democratica: esplodi da giovane e ti dedichi a una passione che monetizzi da grande, sulla scia del tuo grande successo. La Wilde non aveva messo però in conto l’arrivo della sua terza carriera: quella legata agli alieni.
Nel 2009, il giorno dopo la morte di Michael Jackson, Kim rientra a casa dopo una lunga giornata passata al pronto soccorso con il figlio; finalmente sola e rilassata, sorseggia un bicchiere di vino nel suo giardino (eh), quando all’improvviso nota una fortissima luce farsi largo tra le nuvole. Una luce che oscilla rapidamente da una parte all’altra, per diversi minuti. Ne è certa: si tratta di un UFO (avvistamento “confermato” tra l’altro il giorno dopo da alcune testate locali). Un paio di anni dopo, un suo fan diffonde sui social questo video. Lei ci rimane malissimo, ma il pubblico ricomincia ad amarla e, sulla scia del ritrovato entusiasmo, comincia a lavorare a un nuovo album, Here Come the Aliens.
Kandy Krush è il secondo singolo – un pezzo scoppiettante, di fattura forse un po’ datata, (sulle prime pare di sentire un inedito di Billy Idol), ma che proprio per questo non fa storcere il naso.
Certo, fa impressione la metamorfosi che ha trasformato Kim in Scianel di Gomorra. Ma chissenefrega. Lei è felice, e si vede.