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Dylan Jakobsen: Lovers Ledge
Viva Seattle!

Nato a Seattle nell’anno in cui i Nirvana pubblicavano ‘In Utero’ e i Pearl Jam ‘Vs.’…

Dylan è un giovanissimo cantautore, nato a Seattle nell’anno in cui i Nirvana pubblicavano In Utero e i Pearl Jam Vs..

Leggi “Seattle”, leggi “cantautore” e, immancabilmente, il pensiero va a uno degli ultimi movimenti rock davvero importanti degli ultimi decenni. Normale, forse, immaginare che questo ragazzo possa suonare come il Cobain dell’MTV Unplugged o come il miglior Chris Cornell solista. Invece no: il pane con cui è cresciuto Jakobsen è ed è sempre stato il country, un genere che difficilmente viene associato alla storica scena del nord ovest del Pacifico (per quanto variegato, se preso nella sua connotazione più ampia e non scevro da contaminazioni di generi e stili).

La proposta di Jakobsen – di cui vi consiglio di reperire il debutto From Where I Begansegue piuttosto le coordinate tracciate anni fa dai Wilco insieme a Billy Bragg, e coniuga sonorità alla Tom Petty ad un certo country rock molto radiofonico che negli ultimi anni tira sempre di più nelle classifiche americane. Non fa eccezione la nuova Lovers Ledge, pubblicata in esclusiva su Spotify e disponibile su YouTube in una bella versione acustica registrata per Today In Nashville.

Se l’ascolterete in auto, sfrecciando su strade deserte con il vento tra i capelli, capirete meglio cosa intendo. Dylan va dritto al sodo, racconta storie di vita vissuta con un tocco molto personale, al punto da suscitare sospetti sulla sua reale età anagrafica. E tornando a Seattle, chissà che in futuro non venga in mente anche il nome del bravo Jakobsen, oltre a quelli dei soliti noti.

Dylan Jakobsen 

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