Tommaso Paradiso vs. Kim Jong-un.
Ogni volta che mi accingo a mettere nero su bianco che i Thegiornalisti spaccano, agli occhi di molti perdo dei tasselli importanti di credibilità. Perché Tommaso Paradiso e soci – la migliore band di pop italiano degli ultimi dieci anni – vanta un così alto numero di haters che, ormai, se n’è perso il conto.
La ricetta, seppure indigesta a molti, è semplice: prendi il 40% della nostalgia del miglior Antonello Venditti, aggiungi un 35% di britpop anni ‘90 (Oasis in primis) mischiato a un 10% di tastiere alla Coldplay, metti in padella e aggiungi un soffritto che ha il gusto delle canzoni incise negli 80s da Luca Carboni e Lucio Dalla. Una spolverata di Sapore Di Mare – il film – e il piatto è servito.
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Con la nuova Questa Nostra Stupida Canzone d’Amore, il gruppo romano si sforza di mettere da parte certe facili soluzioni che li facevano sembrare fin troppo derivativi e, pur senza modificare troppo il canovaccio, scrive una bella ballata pianistica scala-classifiche, accompagnata da un video sfizioso con protagonista Alessandro Borghi (il bravo attore di Suburra). La canzone è solo un’anteprima del prossimo disco in studio, di cui ancora non si conoscono i dettagli, che uscirà quest’autunno.
Tempo fa mi chiedevo se i Thegiornalisti potessero essere il futuro del pop italiano. La risposta, senza dubbio affermativa, sta tutte nelle note di questo piccolo gioiello. E se è vero che «la Corea del Nord non potrà fermare tutto questo», figuriamoci se possono riuscirci gli “odiatori” della rete.