Il post-punk che non avresti mai detto.
Il commento più azzeccato l’ha fatto tale “itwaslaser” su YouTube: «Sembrano gli Iceage prodotti da Phil Spector». Uno Spector dal budget piuttosto ridotto, rispetto ai bei tempi, aggiungiamo noi.
Pain Killer non suona come la classica canzone post-punk, grazie anche a una bella sezione di fiati, ma gli Iceage non sono mai stati il classico gruppo post-punk contemporaneo alle prese con le cover dei Cure e dei Joy Division… intitolate diversamente.
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Iceage: Vendetta
Giunti al decimo anno di attività, dopo aver esordito giovanissimi, i ragazzi danesi si sono presi quattro anni per dare vita a Beyondless, il successore di Plowing Into The Field Of Love (nel frattempo, il cantante e chitarrista Elias Bender Rønnenfelt si è dilettato con una band parallela, i Marching Church).
Non sappiamo se questo pezzo – che come presunto plusvalore ospita alla voce la cantautrice, attrice e modella Sky Ferreira – indichi per forza un “nuovo corso”; il singolo che l’ha preceduto, Catch It, era a sua volta diverso.
In ogni caso ci piace la personalità e la versatilità degli Iceage, già titolari di una carriera interessante e che li ha apparentemente portati a essere più noti in America che in Europa. Solo che non siamo sicuri che il loro songwriting – perdonate il termine da critico musicale del ventesimo secolo – sia davvero memorabile.
Lieti di sbagliarci, sia chiaro.