Crew antiplastiche vs. California dreaming.
Quella di esibire un’autocertificazione cantata di militanza musicale e spirituale – «Prendendo a schiaffi ogni limite, c’è la Negrita sulla scena del crimine» – è una prassi irrinunciabile tra i rapper e adottata con entusiasmo dal pop specie in questo secolo («It’s Britney bitch!», «Nicky Minaj hoodies, I’m a brand!», «L! U! V! Madonna!»), però non è del tutto estranea al rock («This. Is. RadioClash», «Wilco, Wilco… Wilco will love you, baby», «My name is Prince! The one and only!», «Blues Explosion, under attack» ecc.). Quanto a ribadire la propria appartenenza ai viventi, già Vasco Rossi aveva sentito il dovere di precisare di essere «Ancora qua – eh già», un po’ come Ligabue ci teneva a puntualizzare che «Siamo ancora in piedi».
L’intenzione è insomma di mandare all’elettorato un messaggio di solidità forte e chiaro, e la motivazione è candidamente enunciata nel testo: «La musica è cambiata e rispondiamo all’assalto», «Siamo la crew antiplastica ritmo per gente che ne mastica», «Al BBQ dei tuoi neuroni rispondiamo col fuoco di chitarre e di droni».
La storica rock band nata con un nome già vintage – un brano dei Rolling Stones del 1976 – prende quindi atto dell’irreversibilità delle mutazioni sonore in corso (ed è quanto meno lodevole) e ventila velatamente un parziale riposizionamento: «La musica è cambiata siamo ancora qua, trattasi di abilità, tra applausi e tra i fischi, campioni di rischi” e poi, bang: «On the dancefloor!».
Qualche incursione elettronica futurista si intreccia nell’infrastruttura rock ortodossa del brano, e i Negrita medesimi fanno sapere che, se non proprio una svolta, un adeguamento alla modernità potrebbe essere in arrivo: «Un nuovo Manifesto? Una dichiarazione di intenti? Una minaccia? Lo scoprirete solo ascoltandolo… magari ad alto volume. SIAMO ANCORA QUA sarà la prima traccia dell’album che verrà pubblicato a Marzo 2018».
Per contro, altre dichiarazioni fanno sottintendere che sullo sfondo dell’imminente Desert Yacht Club ci sarà «ancora una volta, la California e il suo immaginario», cosa che è difficile declinare in senso musicale, visto che in quest’epoca una “crew antiplastica” faticherebbe parecchio a confrontarsi con quanto proviene da quell’area.
Qualunque cosa succeda sarà interessante vedere se a rispondere meglio saranno i seguaci di antica militanza (che sono più di quanti si pensi) o i giovani estimatori (che sono più di quanti si pensi).