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Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

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A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

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The Big Moon: Happy New Year
1999: giovani aspiranti membri del Torrance Community Dance Group sul set del video di ‘Praise You’ di Fat Boy Slim

Quel che resta dei festeggiamenti.

L’ultimo dell’anno – ma che ve lo diciamo a fare? Ci siete appena passati! – è quel momento dolceamaro in cui, pur di non lasciarti andare a pericolosi resoconti in cui tiri le somme senza avere la più pallida idea del risultato che ne uscirà, sei disposto a divertirti a tutti i costi, anche se preferiresti passare la serata sul divano col gatto.

Non è certo questo il caso dei Big Moon (forse dovremmo dire “delle” Big Moon): quartetto tutto al femminile che, con il debutto Love In The 4th Dimension, compaiono praticamente in tutte le classifiche dei migliori album del 2017 e si son pure guadagnate una bella nomination per il Mercury Prize. Loro, quindi, sì che ne hanno di motivi per festeggiare.

Come se lo sapessero in anticipo, la settima traccia del disco si intitola Happy New Year e – puntuale come Carlo Conti su Rai 1 – è uscita a dicembre inoltrato come singolo, con un video a tema che vede i membri del gruppo impegnati in un improbabile balletto insieme alle proprie versioni in miniatura.

Come coreografie non siamo ai livelli degli OK GO, anzi, si va più sull’amatoriale spinto: una roba a metà tra il gioco di gambe di Pulp Fiction e un intramontabile Ballo Del Qua Qua, che vede comunque i “Mini-Me” sempre un passo avanti rispetto alle loro versioni adulte. Nel confronto tra grandi e piccini, infatti, la figura migliore la fanno sicuramente i piccoli doppelgänger (che, beata incoscienza, non hanno paura di gettarsi in sperimentazioni più di nicchia come air guitar e break dance).

Insomma, l’atmosfera è scatenata: si corre, si ride, ci si ubriaca di succo di frutta e fantabirra e ci son pure un botto di coriandoli che, con il loro tocco un po’ retró, son sempre ottimi per celebrare annate da ricordare, vivere il momento e guardare al futuro con gli occhi di chi, di tempo per crescere, ne ha da vendere.

Tanto, poi, pulire tocca sempre ai soliti due sfigati.

The Big Moon 

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