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Sleigh Bells: And Saints
Ne ha parlato perfino la Komsomolskaya Pravda!

Il rumore sullo sfondo.

Ricordate la Madonna che piangeva sangue a Civitavecchia? Qualche anno fa tutti i giornali ne parlavano, dando per buona la possibilità del miracolo. Ebbene: in un impeto di ribellione, in questi giorni anche la cantante degli Sleigh Bells, Alexis Krauss (“molto bellina”, dovremmo aggiungere, per continuare sulla falsariga tracciata a suo tempo dagli Offlaga Disco Pax), ha cominciato a lacrimare.

Nonostante il loro ultimo album sia uscito appena un anno fa, i due di Brooklyn sono da poco tornati con un EP di sette tracce, Kid Kruschev, e sembra abbiano tutta l’intenzione di provare a sperimentare qualcosa di diverso. O almeno questo è quello che si intuisce ascoltando And Saints, pezzo molto più tranquillo del solito, che si snoda sinuoso lungo un’unica linea di synth declinata in chiave minore e ricorda un po’ Robyn quando evita di buttarla in caciara sul dancefloor.

In altri termini, quelle chitarre gracchianti che ti violentavano le orecchie, e che ormai erano diventate il loro trademark™, sono per una volta lasciate all’immaginazione.

Immaginazione che, nel video diretto da Mimi Cave e Derek Miller, prende la forma del baccano ovattato e privo di audio scelto per accompagnare una Krauss truccata come la mamma de ‘Il Carissimo Billy’: una band black metal che suona in una palestra, colonna sonora perfetta per la coreografia di un gruppo di cheerleader possedute dal demonio, già pronte per un festino a metà tra Halloween e Eyes Wide Shut.

Il contrasto tra la dolcezza pop della voce di Alexis, il suo make-up anni ‘50 e la musica infernale che dovrebbe invece essere il sottofondo di quello che le succede intorno è, allo stesso tempo, surreale e affascinante. Al punto da lasciare viva la speranza che, mandando il nastro al contrario, potremmo davvero, non dico ritrovare i vecchi Sleigh Bells, ma almeno una loro cover degli Impaled Nazarene.

Sleigh Bells 

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