Rock’n’roll così sporco, ma così sporco che, dopo averlo ascoltato, dovrete fare la doccia.
«Gianni Pregadio suona la chitarra e canta; Erica Toraldo picchia sulle pelli della batteria e urla al microfono. Non c’è alcuna poesia da Bob Dylan nel loro blues isterico, solo malvagità e divertimento». Nell’era dell’eccesso di informazioni (e cazzate), ci piacciono le case discografiche e gli uffici stampa con le idee chiare. Comunicazione precisa ed essenziale; al resto ci pensi la musica.
E il suono dei Devils è davvero conciso, saturo e deragliante, con un perfido tocco di sarcasmo a livello lirico (il primo album, Sin, You Sinners del 2016, sfoggiava un pezzo intitolato Coitus Interruptus (From A Priest)).
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The Devils: Real Man
Red Grave – il nome del gruppo omaggia il film di Ken Russell I Diavoli, interpretato appunto da Vanessa Redgrave (o è solo una coincidenza?!) – proviene dall’imminente Iron Butt, di nuovo prodotto da Jim “White Stripes” Diamond per la Voodoo Rhythm Records e baciato in fronte da una promessa solenne: «Il brano più lungo raggiunge appena i due minuti e il resto consuma la sua blasfema energia in poco più di un minuto» E così sia, fratelli e sorelle.
Nati a Napoli nel 2015, i Devils hanno già alle spalle una lista di concerti lunga così tra Italia ed Europa; la prossima settimana si esibiranno prima dei Boss Hog a Savona, Cesena e Pordenone.
Forse non ce n’eravamo accorti, ma abbiamo una guappissima rock band sotto casa: sveglia ragazzi, meno X Factor e più Cramps.