Come ci siam chiamati l’ultima volta?
Dunque, cerco di riassumere la cosa nel modo più chiaro possibile. C’è una band che ha fatto uscire un disco un paio di settimane fa e che, per promuoverlo, ha lanciato un singolo per Halloween. Fin qui, niente di strano. Solo che il singolo apparteneva al disco precedente, risalente a questa estate. Ah, dimenticavo: questa estate la band in questione si chiamava in un altro modo. Confusi? Tranquilli: nessuno vi può biasimare.
John Dwyer e compagni di merende sono un gruppo a dir poco prolifico: hanno all’attivo una ventina di album in meno di quindici anni di scorribande. Produzione, questa, che nell’ultimo periodo ha addirittura visto registrare il suo picco, con medie di una pubblicazione ogni sei mesi.
A peggiorare la situazione, la volubilità schizofrenica con cui questa gang di squilibrati ha deciso di battezzarsi di volta in volta: Orinoka Crash Suite, Orange County Sound, The Ohsees, The Oh Sees, Thee Oh Sees e qualche altra variazione sul tema. Se non ho perso il conto, attualmente dovrebbero rispondere semplicemente al grido di OCS. O almeno questo è il nome sotto il quale è uscito l’ultimo Memory Of A Cut Off Head.
Nite Expo invece faceva parte della tracklist di Orc, un disco degli Oh Sees – sempre loro, se non si fosse capito – e merita un ascolto, ma soprattutto una visione, per rendere il giusto merito al lavoro di disegno animato di Alex Theodoropulos, che graficamente porta Beavis And Butt-Head nell’inferno del cosplay e, in termini di contenuti, mischia Game Of Thrones con il video di Paranoid Android.
Garage rock dritto, una spruzzata di psichedelia, qualche colpo di spadone ben assestato e un finale che ci ricorda di non dare mai la vittoria per scontata fino al novantesimo più recupero.
Una lezione di vita, insomma.