Le capre cretesi entrarono a Creta, tutte e trentatré trotterellando.
Il duo è formato dal suonatore di liuto cretese George Xylouris (discendente da una delle famiglie musicali più note della Grecia: suo padre è il cantante e suonatore di lira Psarantonis) e dal batterista australiano Jim White (oltre vent’anni di militanza con i Dirty Three, oltre a svariate collaborazioni importanti; la più recente, quella con Courtney Barnett e Kurt Vile per l’album Lotta See Lice).
Il nuovo disco Mother, prodotto da Guy Picciotto dei Fugazi e in uscita a gennaio su Bella Union, si ricollega ai due precedenti per formare una sorta di trilogia mitologica: «È un’estensione di Goats e Black Peak. Sono tre parti che compongono un’unica cosa. Le capre sono le madri, Zeus è stato cresciuto con il latte di Amaltheia; il “Black Peck” rappresenta la Madre Terra… la Madre Terra è la madre di ogni cosa», nelle parole dello stesso Xylouris.
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Esaurite le presentazioni formali, c’è la musica a far davvero la differenza: viscerale, fantasiosa ed evocativa. Un suono potente per una lingua “forte”, uno stile tanto sperimentale quanto fluido e avvincente. World music, qualsiasi cosa significhi, concepita col cuore ed eseguita con maestria.
In nome dell’originalità e dell’ispirazione, che le coraggiose capre di Creta – occhio allo scioglilingua – siano con voi.