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Com Truise: Propagation
Caro, facciamo il bagno insieme?

Più contro che pro, nella scelta di, ehm, farsi una moglie robot.

Per sgombrare subito il campo da ragionevoli dubbi o imbarazzanti equivoci, chiariamo innanzitutto che Com Truise non è il tentativo (abortito sul nascere) di snoccialare in ordine di importanza tutto il cast di Top Gun da parte di un cinefilo dislessico, ma bensì il nome d’arte di Seth Haley.

Barbuto produttore statunitense di indiscusso talento, dal 2010 (ovvero da molto prima che tornassero di moda) ci delizia con raffinatissime incursioni strumentali in un retrofuturo che sembra uscito – se non proprio da un videogame arcade anni ’80 – da qualche VHS sci-fi ritrovata in soffitta.

Non stupisce quindi se Propagation, terzo singolo tratto dal suo ultimo album Iteration, si sviluppi come un mini-episodio di Black Mirror: una tragedia familiare di violenza domestica, dove la Lorella Cuccarini di una vecchia pubblicità delle cucine Scavolini altri non si rivela che un replicante incazzato, forse perché scartato dal set di Westworld.

Dopotutto, in tempi di sequel di Blade Runner, la domanda sorge spontanea: se i buoni vecchi androidi di Ridley Scott sognavano tutt’altro che pecore elettriche, cosa potrà mai fantasticare la tua mite e obbediente mogliettina robot?

Com Truise ci fornisce non solo la risposta – di affogarti nella piscina privata della casa che le hai regalato subito dopo le nozze, per la precisione – ma anche qualche indizio su come prevenire il peggio. O almeno su quando dovresti iniziare a preoccuparti: esattamente nel momento in cui le sue pupille diventano com’erano quelle di Wes Borland ai bei tempi dei Limp Bizkit.

Com Truise 

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