La bella Anneke è tornata, questa volta con un progetto collettivo - i Vuur. Che nomaccio. Però il singolo non è mica male.
Non so se ve ne siete accorti, ma Anneke Van Giersbergen pare si sia stufata di fare featuring di qua e di là e voglia riprovare ad avere una band - ma una roba seria, dove lei canta, gli altri suonano e i pezzi si scrivono tutti insieme, non una cosa che-sembra-una-band-ma-è-un-progetto-solista come ai tempi di Agua De Annike.
Che poi anche la nuova band - Vuur, che non è un’espressione onomatopeica che indica il rombo di un TIR ma significa “fuoco, fervore, entusiasmo” in olandese - deve tutto a questa cosa dei featuring, perchè i musicisti che ne fanno parte sono stati raggranellati di qua e di là pescando dalla rigogliosa scena heavy del paese dei tulipani. D’altra parte se canti con con Devin Townsend, Moonspell, Anathema, Arjen Lucassen, Gentle Storm, Within Temptation e una paginata di altra gente, finisce che un po’ di musicisti li conosci e una band la si mette su con relativa semplicità.
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Il 20 ottobre uscirà il disco di esordio di quella che Anneke Van Giersbergen ha dichiarato essere “l’incarnazione definitiva del mio lato heavy metal”: per adesso ci accontentiamo di questo singolo, che in qualche modo ci riporta ai tempi magici dei The Gathering, in seno a cui il binomio chitarroni distorti / voce angelicata ha detto le cose migliori.
Si sente l’influenza, oltre che della band originaria madre-di-tutte-le-formazioni-gothic-metal, anche del divino Devino e delle collaborazioni con Lucassen. Anzi, se una cosa si può imputare alla natura di un brano pienamente godibile, è proprio quello di non averne una definita, ma lasciare trasparire in maniera troppo evidente le radici, le derivazioni, la provenienza. Ma è solo il singolo. Attendiamo fiduciosi.