A voi il prossimo, grande gruppo rock femminile; o forse no. Nel dubbio, meglio farsi trovare preparati.
Si parla di loro già da qualche anno, a livello underground, e il fatto che il debutto sulla lunga distanza uscirà “solamente” il prossimo settembre potrebbe non essere il miglior biglietto da visita possibile (tipo la montagnetta che partorisce il topolino, se il disco non dovesse essere un granché).
Noi parliamo di canzoni, tuttavia, e questa ci è piaciuta molto. Il primo estratto da L.A. Witch tiene fede a una dichiarazione d’intenti impegnativa, firmata dalla bassista Irita Pai: «Untitled è stato uno dei primi pezzi composti assieme come gruppo. Stavamo ascoltando un sacco di Nirvana, Gun Club e Stooges…».
L’elegante scazzo garage incarnato dalla voce di Sade Sanchez funziona bene; il suono del trio evoca un immaginario decadente e, in qualche modo, affine proprio alla grandiosa creatura di Jeffrey Lee Pierce.
È ancora presto per stabilire se le ragazze californiane – già transitate un paio di volte dal vivo in Italia – saranno le nuove regine della “coolness” o l’ennesimo bluff figlio di un chiacchiericcio esagerato. Ma il rock’n’roll è fatto più di dubbi che di certezze.