Dell’età della pietra non hanno più niente e oggi, con un produttore come Mark Ronson, i QOTSA virano decisamente verso il futuro.
The Way You Used To Do è già stato definito come “il brano delle Regine che suona come uno degli Arctic Monkeys”, dai fans di lungo corso (non mascherando una certa delusione).
Eppure è da un po’ che la band di Josh Homme ha virato verso un suono più “pop”, il che non è certo un’offesa. Solo gli stolti e gli ottusi non cambiano mai e lui, personaggio spesso discusso ma di indubbia intelligenza, ha sempre scelto l’evoluzione – fin da quando licenziò su due piedi il buon Nick Oliveri (per motivi di condotta), che dei QOTSA era un marchio indelebile.
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Questo è un rock diretto e dignitoso, che i tipici rimbalzi ritmici e la voce nasale del frontman rendono inconfondibile. L’album Villains, atteso ad agosto, vanta la produzione del confezionatore di successi Mark Ronson (Amy Winehouse, Bruno Mars, Lady Gaga, Robbie Williams, Adele, Duran Duran ecc.), il che la dice lunga sul bisogno di aria nuova del gruppo californiano.
«Villains è il cattivo che ciascuno di noi deve crearsi per poter inveire contro qualcosa», spiega Homme. «Non c’è lotta che tenga, l’unica soluzione è lasciarlo andare».
I QOTSA saranno pure nati nell’età della pietra, ma ormai hanno lasciato i Flintstones per i Jetsons – il che, vista la perenne qualità dei loro dischi e l’attitudine sarcastica che li accompagna dagli esordi, non è certo un disonore.