M.I.A., pregevole esempio della contaminazione culturale inglese, propone un nuovo brano che farà letteralmente impallidire Theresa May.
Theresa May può anche cercare di tenere alto l’onore della Brexit, ma non potrà mai fermare il meticciato culturale che una megalopoli come Londra ha ormai incorporato nel suo DNA e che, di riflesso, ha reso la terra albionica speciale nel mondo.
M.I.A. (rapper, produttrice, artista visuale e attivista), di origine Tamil ma naturalizzata britannica, ci tiene a precisarlo con il suo nuovo singolo, fatto uscire in occasione del Meltdown Festival da lei quest’anno curato.
Prodotto dal portoghese Branko (con la quale la cantantessa anglo-cingalese aveva collaborato per il disco AIM), il brano incita a combattere l’odio con l’amore e a mantenersi focalizzati sui propri obiettivi, capacità sempre più rara all’interno di una realtà fluida e parcellizzata.
Mathangy “Maya” Arulpragasm, a rimanere determinata, ci riesce benissimo, conservando vivo lo spirito belligerante e la consapevolezza sociale. Specie in un mondo di starlette dove l’azione più militante resta quella di far uscire – casualmente – una tetta dal bikini “combat” durante lo spettacolo.