Dalla California all’Islanda, per cantare una straziante canzone di amore di un tempo che fu.
A chi verrebbe in mente di trasferirsi dalla California – che nel nostro immaginario medio-basso di italiani medio-bassi significa mare-sole-palme e Pamela Anderson in costumino rosso – all’Islanda, che sempre nel nostro immaginario di cui sopra significa freddo-geyser-buio e Björk? Beh, Ryan Joseph Karazija l’ha fatto.
Il cantante e chitarrista degli Audrye Sessions – originari di Oakland – ha preso baracca & burattini e s’è ricollocato a Reykjavík, fondando una nuova band e giungendo ormai al terzo lavoro di un percorso cantautorale piuttosto interessante.
Bones è una straziante canzone dell’amore che fu («… well I loved you then but I don’t love you now…»), che vede il contributo dell’impronunciabile – per quanto brava –Jófríõur Ákadóttir dei Samaris.