A distanza di un anno, il ritorno del duo londinese e del loro accattivante carico di riff, elettronica e chiptune.
Sono due: giovani, bellocci e anche bravi. Si era già sentito parlare qualche tempo fa dei londinesi Tiny Giant, quando i singoli Joely e School Of Hard Knocks li avevano fatti conoscere nella terra di Albione.
A distanza di un annetto dall’esordio, il Piccolo Gigante torna con Draw Me A Line e con la notizia della pubblicazione a breve, finalmente, di un album. Bastano i primi trenta secondi per capire che la ricetta a base di riffoni, elettronica e chiptune, già intravista nel 2016, non è stata modificata, anzi: è ancora meglio di come ci ricordavamo.
In alcuni momenti ricordano un po’ i newyorchesi Crying (alfieri pure loro della chiptune di nuova concezione), ma Chloë Alper e Mat Collis sono decisamente più puliti, meno ruvidi e, perché no, più accattivanti. Loro lo chiamano “dream pop” e/o “future rock”; nel dubbio, a noi piace molto.