La famiglia Marley, eternamente devota al reggae e alla marijuana: parola di Damian, questa volta.
«Sol chi non lascia eredità d’affetti poca gioia ha dell’urna», scriveva Ugo Foscolo (Dei Sepolcri). Se è davvero così, il buon Bob Marley deve gioire parecchio dal regno di Jah dove si trova ora: non c’è figlio che porti il suo cognome – di quelli illegittimi non ci è dato di sapere – che non abbia generato musica con la stessa matrice genetica del padre e in onore suo.
Nella fattispecie Damian, che ha pronto un album nuovo di zecca, lascia trapelare questo pezzo coniato con il fratello Stephen e dedicato all’amica ganja: l’erba medica e sacra della tradizione del rastafarianesimo. Egli, d’altro canto, è noto anche per aver riconvertito un terreno di circa ventitremila chilometri in una coltivazione di marijuana!
Medication è un inno a Mary Jane e al suo potere taumaturgico, che si esprime con un groove reggae di reminiscenza “roots” – aggiornato, però, in chiave più patinata, adatta a rinverdire nel 2017 l’intramontabile religione del “one love”.