Per tutti gli orfani dei Killer degli esordi, dei Keane e dell’indie-pop poco indie e molto pop
L’estate sta arrivando col suo carico di motivetti scuoti-chiappe, ideale sottofondo dell’apericena consumata al bar della spiaggia a base di insalata di riso stantia, cus cus insipido e mojito caldo. Ma poi arriva la sera, la brezza marina, il tramonto: il tormentone agita-natiche finisce e gli amici se ne vanno (cit.). E a quel punto avrete voglia di qualcosa di più intimo, che vi ricordi di quando eravate più giovani e Brandon Flowers cantava Mr. Brightside (tipo qui), e Tom Chaplin Somewhere Only We Know (qui).
Beh, ma per questo ci sono gli Arkivist: un trio di Portland di belle speranze e un discreto talento per le armonizzazioni vocali, i ritornelli azzeccati e gli arrangiamenti di un qual certo gusto. Potreste anche far bella figura, citandoli all’apericena del giorno successivo.