Metà genietto incompreso e metà artigiano del suono, Joel Wästberg – alias Sir Was – è capace di costruire efficaci e ipnotici breakbeat, su cui appiccica melodie sognanti in odor di shoegaze.
Su Sir Was, fino a qualche tempo fa, non si sapeva praticamente nulla. Per carità, non che ora sia in cima alle ricerche dei motori di ricerca; però, dopo la pubblicazione dell’esordio Digging A Tunnel, qualche faretto su questo talentino svedese si è acceso.
Polistrumentista, poliglotta, politeista pure (visto il suo trascorso a studiare ritmi e tradizioni del continente africano), Joel Wästberg si rivela un ottimo artigiano, capace di costruire efficaci e ipnotici breakbeat su cui, con perizia certosina, appiccica melodie sognanti in odor di shoegaze. Descritto così non pare aver molto senso, ma provate a porgere l’orecchio a Revoke: cinque minuti e mezzo scarsi di pianoforte martellante, melodie sghembe, “bird singing”, “handclapping” e tanta qualità.
A oggi, su YouTube, il relativo video ha meno di cinquemila visualizzazioni e su Genius, il database per eccellenza per i testi, il pezzo nemmeno appare. O noi ci capiamo poco oppure Sir Was rientra nella categoria dei genietti incompresi.