I Power Trip si sono applicati al sussidiario del thrash americano anni ’80 con dedizione assoluta, tanto da ricavarne l’antidoto ideale alle sdolcinatezze gratuite di San Valentino.
I Power Trip sono dei bravi studenti che si sono applicati al sussidiario del thrash americano anni ’80 con dedizione assoluta. In altre parole, non si sognano nemmeno lontanamente di “reinventare la ruota” (o anche il solo cerchione). Che cosa li distingue dalla massa di revivalisti della scena metal odierna, tutta forma e poca sostanza? Se non il talento, se non la tecnica, l’energia: quella sì. Autentica, ruvida e ostile energia di strada; in realtà non sappiamo da dove provenga esattamente la loro veemenza (troppo facile citare Trump, disoccupazione, crisi dei valori, cereali scaduti ecc.), ma di sicuro non lascia indifferenti. Altrimenti Nightmare Logic sarebbe solo un simpatico e tagliente esercizio di stile alla Exodus, con azzeccati suoni d’annata. E invece, alla peggio, si rivela l’antidoto ideale alle sdolcinatezze gratuite del 14 febbraio.