Puro e semplice rock’n’roll anni ‘60/’70 che si spalma sul pane come burro di arachidi caldo: cortesia dei Dr. Boogie, da Los Angeles.
Come i Giuda, anche i Dr. Boogie hanno un rapporto funzionalmente morboso con la macchina del tempo, sia a livello sonoro che estetico. Mentre il gruppo di Roma predilige la fermata “glam inglese proletario anni ‘70”, il quartetto di Los Angeles dichiara influenze che vanno da Chuck Berry ai New York Dolls, passando per i Flamin’ Groovies. Poi succede che il loro nuovo singolo ricordi più che altro i Faces e Rod Stewart o, più modestamente, i Quireboys – ma insomma, non dobbiamo per forza mettere i puntini sulle “i”. Ciò che conta è che i ragazzi padroneggino il blues con vera devozione e più che sufficiente competenza, diluendolo in un linearissimo rock’n’roll che si spalma sul pane come burro di arachidi caldo (appunto). Per marmellata o ulteriori farciture, rivolgersi altrove.