Per avere la certezza di essere magnificamente fuori moda, i Pyogenesis hanno pensato di adottare un’estetica steampunk che non si vedeva in giro dal 1999. In un mondo di robottini alla moda, pollice alto anche per il loro tempismo strampalato.
Negli anni ’90 nasceva Internet (diciamo così), non c’era la crisi (ma mezzo mondo moriva già di fame) e l’heavy metal si apriva alle contaminazioni più disparate. Capitava quindi che i Pyogenesis iniziassero la carriera immersi nell’underground estremo e la terminassero, una dozzina d’anni più tardi, suonando un rockettino… estremamente commerciale. In mezzo, almeno un paio di dischi ispirati – questo e quello – e persino una specie di “spin-off” a nome Liquido (il singolo Narcotic vendette migliaia di copie). Nel 2014 è avvenuta la reunion, rifacendosi allo stile del periodo mediano. E per avere la certezza di essere magnificamente fuori moda, i tedeschi hanno ben pensato di adottare un’estetica steampunk che non si vedeva più in giro dai tempi di Jumpy e Supereva. In un mondo di robottini trendy o aspiranti tali, pollice alto anche per il loro tempismo strampalato.