Fall Out Boy, Aiden, My Chemical Romance e Good Charlotte si sono materializzati dall’altra parte del globo e rivivono con le sembianze nipponiche degli One Ok Rock. Ne avevamo bisogno? Ma perché no, insomma…
Sul disco appena uscito per Fuel By Ramen non lo fanno più tanto, ma quando erano ancora duri e puri gli One Ok Rock alternavano al cantato inglese la loro lingua madre: il giapponese. E non sapete quanto rende il giapponese in salsa rock (sì, più dell’italiano). E non sapete nemmeno quanto rendono “i giapponesi” nella medesima salsa, che in questo caso è qualcosa di più — o meno, a seconda dei punti di vista — di semplice e generico “rock”. L’emo depresso e il crossover con le unghie spuntate (ma laccate di nero), il post hardcore con malcelate voglie di ritornelli poppetari che andava tanto nei primi anni del 2000, dai Fall Out Boy agli Aiden, dai My Chemical Romance ai Good Charlotte — ora è come se tutto questo si fosse materializzato dall’altra parte del globo e rivivesse con le sembianze nipponiche di (cito Wikipedia) Taka, Toru, Ryota e Tomoya.
E tanto ci sembravano irritanti le band americane di cui sopra, quanto ascoltare gli One Ok Rock che fanno le stesse cose, e anche bene, ci induce un po’ di tenerezza. Che poi Bombs Away è pure un bel brano…