È così complicato suonare rock’n’roll come Iggy, cioè Dio, comanda? Si direbbe di no, ascoltando i Gentlemens. Eppure loro ci riescono bene, laddove il 94,6% dei cosiddetti gruppi giovani (leggi: under 30) arranca vistosamente.
È così complicato suonare rock’n’roll come Iggy, cioè Dio, comanda? Si direbbe di no, ascoltando i Gentlemens. Eppure loro ci riescono bene, laddove arranca vistosamente il 94,6% dei cosiddetti gruppi giovani (leggi: under 30). O gran parte della popolazione mondiale chitarrosa ha perso la bussola oppure i tre ragazzi di Ancona sono degli autentici genietti. Non escludiamo alcuna delle due ipotesi, a scanso di equivoci; fatto sta che il nuovo disco del trio – Hobo Fi – svolge davvero molto bene il proprio compito di scuoti e rotola, arrivando persino a evocare efficacemente il fantasma di Jeffrey Lee Pierce. Missione impegnativa quanto lodevole, e viceversa: converrete tutti, ci auguriamo, che i Gun Club risiedano nei primissimi posti delle band più sottovalutate del ventesimo secolo
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