Il nostro Claudio Todesco ha «perso la testa» per il 45 giri di un fulminato di talento. Non ascoltate questa canzone: è contagiosa.
Un fulminato di talento e la sua canzone, un incrocio fra un Enzo Jannacci lanciato in un rock’n’roll paradossale e un Vasco Rossi dei pezzi anomali che incideva prima di diventare un’icona popolare. Per una volta l’idea di far saltare gli schemi, che piace a grandi e piccini da quando il mondo è mondo, è realizzata per bene. E poi che suono: rimbombante, viscerale, un pochetto minaccioso, vizioso e sfrontato persino, perfetto per raccontare la storia di una meravigliosa mattana. Rock’n’roll sì, ma con dentro la sporcizia del blues. Incisa in analogico, forse persino in mono, la canzonaccia esce su 45 giri per un’etichetta chiamata L’Amor Mio Non Muore il cui motto è «Fuck the digital era». Qui c’è il teaser del lato B, Codone lo sbirro.