Perchè il country è una cosa seria
Quando ascoltate un oscuro gruppo nigeriano vi sentite esploratori illuminati di altri mondi? La country music, invece, vi strappa un sorrisetto di compatimento verso una cultura sottosviluppata – roba da sempliciotti tremendamente conservatori? Sentite qui. La ragazza si chiama Miranda Lambert, negli Stati Uniti è celebre, ha appena fatto un doppio di cui si parla molto, ha un gran talento.
Con la voce squillante e lievemente nasale che si ritrova racconta di una domenica sera di sbronza in qualche baraccio del Texas, dov’è cresciuta, o del Tennessee, dove vive. Le «luci orribili» del titolo sono quelle impietose del mattino che la sorprende con la camicia impregnata di fumo e la testa che esplode. «Bevo troppo per poi crollare, è il mio modo di fare i conti con questo cuore infranto. E sai cosa? Qui mi sento a mio agio».
Non è solo cosa canta, ma anche come lo canta, è lo spirito, l’esuberanza, è il modo in cui Lambert riesce a essere un’artista mainstream suonando autentica e intanto scrivere (e farsi scrivere) canzoni da gente che lo sa fare. Avete ancora quel sorrisetto sulle labbra?