Non sapete cos’è l’ageism? Niente paura, c’è Regina Spektor che ve lo spiega in una canzone pianistica briosa con passaggi che somigliano a scioglilingua. Più che le raffinatezze di Tori Amos ricorda il cantautorato pop di Sara Bareilles, ma va bene così. Il tono incantato della Spektor è perfetto, per contrasto, a interpretare frasi come «Sei andata in pensione giusto in tempo / Ti stavano per licenziare / Per essere stata così stanca / Dopo avere assunto le persone che prenderanno il tuo posto». Ma ci sono anche i privilegi della marturità: arrivata a una certa età «le bugie che hai scritto sul curriculum vitae sono diventate realtà». Confortante.