L’anno scorso il rapper di Seattle Macklemore ha fatto una cosa inattesa: ha pubblicato una canzone sull’abuso di farmaci negli Stati Uniti. E pure bella. È una faccenda che gli sta a cuore, data la sua esperienza personale e per via della morte di un amico. Ora porta la sua lotta contro la medicalizzazione della vita degli americani a un nuovo livello col documentario Prescription for Change: Ending America’s Opioid Crisis dove appare al fianco del presidente Obama per parlare di dipendenza da oppioidi, un’emergenza nazionale laggiù, in the land of the free. Dal documentario è tratta Drug Dealer, che è un po’ la figlia di Kevin: un pianoforte e un coro quasi gospel, atmosfera meditativa e tono colloquiale, citazioni delle tante pop star da Michael Jackson a Prince ammazzate da overdose di farmaci prescritti. E poi c’è la voce femminile della giovane Ariana DeBoo che dice tutto in poche parole: «Il mio pusher era un medico, i fili li tirava l’industria farmaceutica, ha cercato di uccidermi per un dollaro». Neanche questa merita il Nobel, però è efficace.